Stagione 2024/2025 | 11 marzo 2025
MARCELLO MIO
Regia: Christophe Honoré
Sceneggiatura: Christophe Honoré
Fotografia: Rémy Chevrin
Montaggio: Chantal Hymans
Musiche: Alex Beaupain
Scenografia: Jérémy Streliski
Interpreti: Chiara Mastroianni (Chiara Mastroianni / Marcello
Mastroianni), Catherine Deneuve (sé stessa), Fabrice Luchini (sé stesso),
Nicole Garcia (sé stessa), Benjamin Biolay (sé stesso), Melvil Poupaud (sé
stesso), Hugh Skinner (Colin Thirlwell), Stefania Sandrelli (sé stessa), Robi
Arquette (Mimmo), Marlene Saldana (fotografa), Harilay Rabenjamina, Hélène Jin,
Wilfried Capet (troupe fotografica a Place Saint-Sulpice), Florence
Viala (moglie di Fabrice Luchini), Baptiste Carrion-Weiss, Aurélien Deniel, Mélody Walter (assistente di Nicole Garcia),
Léolo (assistente di Nicole Garcia), Julie Morel, Giorgio Tano (restauratore), Bérengère
Sigoure, Gilles Barty, Laurent Dassault (proprietario
dell'appartamento), Rachel de Ruyter, Florent Benoît, Gabriele Scilla (motociclista), Pietro
Angelini (stagista Rai), Sonia Barbadoro (truccatrice), Francesca Fialdini (sé
stessa)
Produzione: Philippe Martin, David Thion per Bibi Film/France
2 Cinéma/LDRP II/Les Films Pelléas/Lucky Red/Super 8 Production/TSF
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 120’
Origine: Francia, Italia, 2024
Data uscita: 23 maggio 2024
Chiara Mastroianni, circondata da ogni parte dalla
figura del padre, decide di farlo rivivere attraverso sé stessa. Si fa chiamare
Marcello, si veste come lui e insiste per essere considerata un attore. Tutti
intorno a lei pensano che si tratti di uno scherzo temporaneo, ma Chiara è
decisa a non rinunciare alla sua nuova identità...
Quando durante un
provino Nicole Garcia dice a Chiara Mastroianni di non essere soddisfatta delle
sue battute, specificando di volere “più Mastroianni e meno Deneuve”, l’attrice
entra in crisi. Già qualche istante prima il fantasma del padre era apparso in
bagno, come immagine riflessa in uno specchio. E nella prima scena abbiamo già
visto Chiara girare uno spot, sulle note di “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco, su una fontana, truccata
come Anita Ekberg. Improvvisamente quindi nella vita di Chiara Mastroianni,
irrompe dal fuori campo della memoria personale e della storia del cinema la
figura del padre Marcello. A questo punto la donna decide di entrare in pieno
in questa allucinazione, di performarla in prima persona. Così annulla la
propria identità, di attrice e di figlia, e diventa Marcello Mastroianni.
Indossa gli occhiali e il cappello come in “8
e ½”, l’abito elegante come in “Ginger
e Fred” ed esce per le strade di Parigi parlando solo in italiano. La
incoraggia in questa sorta di mascheramento edipico l’amico attore Fabrice
Luchini, che avrebbe sempre voluto fare un film con Marcello Mastroianni e
forse ora intravede la possibilità di vivere un sogno. Mentre l’ex fidanzato
Melvil Poupaud e la madre Catherine Deneuve appaiono inizialmente scettici e
preoccupati, ma poi accettano il gioco perché forse anche per loro sta per
iniziare un viaggio nel passato.
Chiara quindi diventa
Marcello e come in un piccolo e narcisistico film di Nanni Moretti porta con sé
tutte le persone che ama in questo camuffamento-omaggio, pieno di tic e gag un
po’ confuse. Poi a lungo andare “Marcello
mio” diventa anche il personalissimo “viaggio in Italia” di Chiara
Mastroianni e Christophe Honoré. Il “falso” Marcello canta “Una storia importante” di Eros
Ramazzotti in concerto, per poi scendere a Roma, dove la RAI lo coinvolge in
uno show televisivo sensazionalista e kitsch come il nostro Paese oggi. E da lì
altre fughe verso altre mete paterne: la Fontana di Trevi e Formia, la spiaggia
de “La dolce vita”.
Il divertissement di
Christophe Honoré omaggia i topoi del cinema di Mastroianni senza avere la
pretesa archivistica e citazionista del cineasta accademico. Tutto scorre con
la semplicità di una storia privata, di una confessione recitata da assecondare
con affetto e complicità. A scapito della materia “meta”, “Marcello mio” non è quindi un film intellettualistico, né morboso.
Il gioco dei ruoli impone la sovrapposizione dell’identità di Marcello su
quella di Chiara. Ma non ciò non toglie che il film sia anche, se non
soprattutto, una messa in gioco del rapporto tra lo stesso regista e Chiara
Mastroianni. Nel filmare l’omaggio della figlia al padre, il regista francese
entra nella vita pubblica e privata della protagonista e realizza così il suo
ennesimo omaggio a Chiara Mastroianni, che infatti sta al cinema di Honoré come
Marcello Mastroianni in quello di Fellini. E quindi “Marcello mio” è un film sul padre, certo, ma anche sul suo
definitivo esorcismo liberatorio. Che
vede in Chiara Mastroianni l’incarnazione perfetta di tutta una generazione di
figli costantemente costretta a misurarsi con il peso e le immagini del cinema
dei padri.
Carlo
Valeri, Sentieri Selvaggi
Tutto inizia nel mezzo
di Place Saint-Sulpice a Parigi, la Rive Gauche dove lei abita, e poco distante
vive anche sua madre, Catherine Deneuve. Chiara ha un trucco pesante, il
vestito che la ingabbia, gli stivaloni per entrare nell’acqua, si gira uno
spot, che ammicca a “La dolce vita”,
la regista (Marlène Sadana) urla, Chiara deve dire: «Vieni Marcello» come Anita
Ekberg a suo padre. Una presenza difficile da gestire specie per chi come lei è
attrice, figlia di star, Mastroianni e Deneuve, la questione l’affronta spesso.
Infatti ritorna poco dopo a un provino con Nicole Garcia che le chiede di
essere «più Mastroianni e meno Deneuve». «Pensavo di essere Chiara» replica
sentendosi all’improvviso perduta: chi è lei che vorrebbe solo essere se
stessa? “Marcello mio” di Christophe
Honoré (……) è un film di specchi nel cinema e di fantasmagorie, desideri,
malinconia, rivelazioni. Una ricerca di sé fra le molte identità che accumula
l’arte del recitare, e un magnifico gesto d’amore del regista verso la sua
protagonista, Chiara Mastroianni, complice da sempre nelle sue avventure
cinematografiche. Eccoci dunque nel mondo di Chiara - che interpreta sé stessa
come tutti nel film. E al tempo stesso si fa personaggio della sua vita,
insieme agli amici, agli amori, come Melvil Poupaud, alla madre Deneuve e al
nuovo amico Fabrice Luchini che l’asseconda nella sua decisione: diventare suo
padre, essere Marcello, la cui presenza la ossessiona. La somiglianza
impressiona, con un po’ di gelosia materna, lei ha il cappello, fuma come lui,
parla italiano, è donna e uomo, è Chiara e Marcello, dandy che vagabonda per la
città, e raccoglie cagnolini perduti. Una parrucca, gli occhiali, la giacca di
Benjamin Biolay, questo Marcello è anche camp e queer, sfugge a ciò che gli
altri vi vogliono vedere e lascia all’improvviso un terribile set televisivo in
Italia. Marcello e Chiara che prova a raggiungere il suo equilibrio attraverso
di lui, in uno scambio che diviene un’esplorazione dell’arte di mettersi in
scena, di recitare, di essere un personaggio con dei frammenti di sé, di poter
passare da una identità all’altra. Honoré e Chiara giocano con l’immaginario,
si avventurano nelle sue variazioni, dichiarano una fluidità di genere -
centrale nel film - ricostruiscono scene in chiave diversa, cercano
corrispondenze - Luchini amico di Mastroianni è geniale. Inventano e
reinventano, un “Otto e ½” di oggi o
una “Dolce vita” nella fontana di
Trevi dove bagnarsi è categoricamente vietato. Realtà e finzione. Ricordi
infantili, i dissapori, le infelicità e gli istanti di gioia. La vita e la sua
reinterpretazione. Il film attraversa il proprio universo con umorismo e
delicatezza, si fa un po’ film musicale, danza intorno alla figura di
Mastroianni, convoca il mondo protagonista, li unisce, li confonde - a un certo
punto Deneuve bacia la figlia. Film di famiglia e omaggio al cinema nella sua
potenza di mutare il segno della realtà, di creare storie, mondi, figure
indimenticabili.
Cristina
Piccino, Il Manifesto
CHRISTOPHE HONORÉ
Filmografia:
Dix-sept fois Cecile Cassard (2002), Ma mère (2003), Dans Paris (2006), Les chansons d'amour (2006), Non ma fille, tu n'iras pas danser (2009), Homme au bain (2010), Les Bien-Aimés (2011), Métamorphoses (2014), Sorry Angel (2018), L'hotel degli amori smarriti (2019), Winter Boy Le Lycéen (2022), Marcello mio (2024)
Martedì 18 marzo 2025:
EILEEN di William Oldroyd, con Thomasin McKenzie, Anne Hathaway, Shea Whigham, Marin Ireland, Owen Teague
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